venerdì 11 gennaio 2013

In Calabria emergenza rifiuti da mesi ed i media non ne parlano

La Calabria è commissariata per l'emergenza rifiuti da 15 anni. Si, quindici anni. Il commissariamento è per definizione temporaneo. Commissario, riporto da dizionario etimologico: quegli, alla cui fede è commesso il carico d'alcuna pubblica cura, ma il più delle volte temporaneamente e per qualche straordinaria contingenza.
Ma passiamo oltre. Le strade calabresi sono colme di rifiuti da mesi, ma non se ne parla a livello nazionale. D'altronde non vi è necessità, visto che alcun candidato alle elezioni politiche ha deciso di mettere al centro della campagna elettorale la "liberazione dai rifiuti" come accadde nel caso di Napoli nel 2008. O la Calabria ha meno importanza della Campania, o molti Calabresi sono abbastanza pecoroni da garantire in ogni caso un sostegno a quella formazione politica (Napoli era tradizionalmente di sinistra ed andava "conquistata"); oppure c'è menefreghismo e basta. 
In ognuno di questi casi i cittadini calabresi vivono una situazione devastante dal punto di vista dell'igiene e del decoro e nessuno ne parla. Le cause del problema sono prevalentemente legate al blocco ed al sovraccarico/malfunzionamento delle discariche calabresi.
I rifiuti ristagnano sui bordi delle strade, producendo del percolato sull'asfalto (e meno male che non siamo in agosto), per non parlare di chi - in preda alla disperazione - dà loro fuoco non rendendosi conto della quantità di diossine che tale combustione può produrre. 
Non ho creduto ai miei occhi nel momento in cui ho letto l'invito del Commissario ai cittadini in cui quest'ultimi venivano invitati a non abbandonare i rifiuti in strada ma trattenerli nel proprio domicilio. Se le Amministrazioni non sono in grado di risolvere il problema, le case dei cittadini devono diventare discariche?
Notizia del giorno è che nel Consiglio regionale qualcosa si muove verso la chiusura della "parentesi" commissariale del settore rifiuti e verso un nuovo piano per portare la situazione verso la normalità. Staremo a vedere.
Sarà sicuramente necessario, in ogni caso, iniziare ad intensificare la raccolta differenziata, le cui percentuali sono in Calabria tra le più basse in Italia. Colpa sia della mancanza di una politica che guardi all'ambiente, sia dei cittadini che non mal volentieri digeriscono la raccolta differenziata. Per molti il ciclo dei rifiuti termina nel bidone; quello che succede dopo non importa, basta che siano usciti di casa. Il tasso di raccolta differenziata per la calabria nel 2010 è stata del 12,4%, penultima in Italia, solo precedente alla maglia nera della Sicilia che si attesta al 10%. Solo per paragone, la regione che si posiziona al primo posto è il Veneto con un tasso che si avvicina al 60% (Fonte ISPRA 2012).
Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Salviamolo, l'ambiente!



video dal canale youtube di Jurim89 

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